STEFANO BOTTIGLIERI RACCONTA L’ESPERIENZA DI INNOVAZIONE TECNOLOGICA E INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLA SOCIETÀ PERARDI E GRESINO, SPECIALIZZATA NELLE LAVORAZIONI MECCANICHE DI ALTA PRECISIONE
Un lavoro scrupoloso e costantemente aggiornato. Da sessantacinque anni la società Perardi e Gresino opera nel settore della componentistica per autoveicoli. «Ci sforziamo di essere sempre aggiornati con le ultime normative e di investire costantemente in nuove tecnologie» spiega il responsabile aziendale Stefano Bottiglieri. Negli ultimi vent’anni la società ha investito in una serie di linee automatizzate che seguono lo sviluppo delle nuove tecnologie disponibili sul mercato e le esigenze dei clienti. «Operiamo in un mercato maturo – prosegue il titolare -. Pertanto, crediamo che la qualità del servizio e dei prodotti che offriamo possano fare la differenza. Investiamo nella formazione continua dei nostri collaboratori, supportandone i percorsi di sviluppo individuali, perché crediamo che sia il modo migliore per raggiungere l’eccellenza».
Ed è infatti già alla fine degli anni Ottanta che la società inizia a investire nell’automazione dei processi produttivi introducendo robot antropomorfi e, quindi, linee di produzione completamente automatizzate che hanno fondamentalmente aumentato l’output produttivo richiedendo un minor apporto di lavoro da parte degli addetti per l’asservimento delle macchine. Oltre alla digitalizzazione e all’informatizzazione che fin dagli anni Novanta ha iniziato a prendere piede all’interno dell’azienda, è stato realizzato poi un altro importante investimento: risale al 2011 lo sbarco della società in Cina. «Siamo entrati nel mercato cinese con una nostra azienda con sede a Changsha (Hunan). Abbiamo creato una realtà basata sulla produzione snella, con l’obiettivo di replicare non solo il modello di business cinese, ma anche il sistema organizzativo e i valori. Nel 2018, poi, abbiamo effettuato un ulteriore investimento per penetrare meglio il mercato cinese con la fondazione di un join venture con un grosso produttore locale di automezzi. Dopo anni di contatto con uno dei leader del settore truck, abbiamo creato la nostra prima joint venture a Shiyan (Hubei), con l’obiettivo di consolidare la partnership tecnica e commerciale per lo sviluppo di componenti motore di nuova generazione con Dong Feng Industrial. Attualmente controlliamo il 45 per cento della società. Anche in questo caso, ci siamo spesi per portare il know how italiano in Cina ed è stato questo fattore a consentirci di espanderci per aprire nuove opportunità. I tre poli produttivi di nostra proprietà ad oggi contano la presenza di circa 120/125 addetti in Italia nello stabilimento di Favria, e rispettivamente settanta e venti addetti nelle società di base in Cina».
La società è specializzata nelle lavorazioni meccaniche di precisione per componenti di veicoli industriali o per mezzi agricoli. Nello specifico, trattori, mietitrebbie e tutti i mezzi di lavoro nei campi. Un ulteriore segmento dove l’azienda si è consolidata è quello delle energie rinnovabili, quindi la componentistica per pale eoliche e pannelli solari. «Possiamo ritenere che fra i nostri principali punti di forza vi sia la capacità di seguire con attenzione i nostri clienti. I nostri due poli sono stati realizzati in luoghi strategici per poter seguire in maniera worldwide i nostri clienti: in Europa e in Asia, così da coprire il territorio orientale e quello occidentale con i nostri gruppi setto societario dell’azienda – precisa Bottiglieri – realizzando un cambio generazionale che ha visto un passaggio del testimone ai figli, questi ultimi hanno acquistato l’azienda aprendo le porte a nuove prospettive per il futuro. Inoltre, vi è stato negli ultimi l’inserimento di altre figure chiave a livello gestionale, si tratta di giovani con esperienze pregresse maturate all’estero»